Bardiani – CSF, Reverberi: “Guardini non si è ancora espresso al massimo del suo potenziale”
Con Il Lombardia 2017 è arrivata la parola fine sul calendario italiano della Bardiani – CSF. La formazione Professional è reduce da una stagione travagliata e sottotono sia dal punto di vista dei risultati che per aspetti extra sportivi. A tracciare un bilancio sul 2017 ci ha pensato il team manager e direttore sportivo Roberto Reverberi, che in esclusiva ai microfoni di SpazioCiclismo non nasconde come voglia mettere una pietra sopra quest’ultimo anno: “È stata una stagione da dimenticare. Bisogna esser realisti e sappiamo che la stagione non ha rispettato le nostre attese. A questo si aggiunge quello che è successo prima del Giro con la doppia positività. Dal punto di vista dei risultati il bilancio è negativo. Abbiamo fatto le cose a modo per cercare di supportare al meglio i ragazzi, ma alla fine non sono arrivati i risultati sperati. Diamogli tempo a questi giovani e vediamo se l’anno prossimo con un po’ più di esperienza e con gli innesti che abbiamo fatto vediamo di raccogliere qualcosa in più”.
Il ds della squadra si è poi soffermato sull’ingaggio di un corridore che ha già esperienza fra i professionisti come Andrea Guardini, dopo aver ingaggiato solo giovani Under23 nelle ultime stagione: “Fra gli Under23 non riuscivamo a trovare un velocista che potesse contrastare gli altri corridori anche ad alti livelli. La nostra filosofia è quella di ingaggiare giovani neoprofessionisti, ma questo può andare bene quando ci sono i Modolo o i Colbrelli di turno. Noi abbiamo già due ragazzi giovani per gli sprint come Simion e Maronese che vanno bene, ma ancora stentano in alcune occasioni. Si è presentata questa occasione con Guardini e lui è un ragazzo ancora giovane, che secondo me non si è ancora espresso al massimo del suo potenziale. Siamo stati chiari con lui, avrà il supporto della squadra e sicuramente qualche risultato lo porterà“.
Oltre a Guardini da una formazione WT arriva anche Manuel Senni su cui la squadra crede molto: “Senni invece secondo ha sbagliato all’inizio. È entrato in una squadra troppo forte per avere l’occasione di mostrare le sue qualità. Quando ha avuto la possibilità spesso ha fatto vedere chi è mentre in altre magari non ci è riuscito perché il giorno prima aveva lavorato per la squadra e tirato per diversi chilometri. È un corridore che va forte in salita e correremo per lui quando sta bene ed il percorso si adatta alle sue caratteristiche”.
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